L’ACIDO IALURONICO

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Dal punto di vista chimico l’acido ialuronico viene classificato come un glicosaminoglicano. La molecola è infatti formata dal ripetersi di lunghe sequenze di due zuccheri semplici, l’acido glicuronico e la N-acetilglucosamina. Queste sostanze sono entrambe cariche negativamente e quando si uniscono tra loro la forte repulsione dà origine ad una molecola lineare, flessibile ed estremamente polare. La grande solubilità in ambiente acquoso è importante per garantire l’idratazione dei tessuti proteggendoli al tempo stesso da tensioni e sollecitazioni eccessive. Allo stesso tempo l’elevata affinità con altre molecole di acido ialuronico e con gli altri componenti della matrice extracellulare consente la formazione di una fitta ed intricata rete ad elevato peso molecolare.

L’acido ialuronico è un componente fondamentale del liquido sinoviale. Tale liquido è posto all’interno delle articolazioni con lo scopo di proteggere la cartilagine dall’usura e da carichi eccessivi. Il liquido sinoviale, oltre ad ammortizzare i movimenti assicura il nutrimento alla cartilagine, accelerandone i processi riparativi.
L’invecchiamento articolare, così come quello cutaneo, si associa ad un decremento nella produzione di liquido sinoviale.

L’acido ialuronico è particolarmente efficace nella cura e nella prevenzione dell’artrosi, una patologia degenerativa che coinvolge la cartilagine. Infiltrazioni intrarticolari di tale sostanza possono infatti ridurre il dolore accelerando al tempo stesso i processi riparativi. La terapia a base di acido ialuronico si è dimostrata efficace soprattutto nelle lesioni di media e modesta entità.
La sua azione non è definitiva e ciò rende necessaria la ripetizione della cura ogni 6-12 mesi.